Tempo di “reclusione” forzata, tempo di riflessioni e parole che raccontano attimi vissuti. Capita, a volte, che qualcosa scritto in un momento del passato, possa indossare perfettamente le vesti del presente. Questo è ciò che può succedere a chi di mestiere usa le parole, per scrivere e raccontare emozioni. A testimonianza del fatto che le emozioni autentiche non svaniscono, Pablo Perissinotto ha estratto da uno dei suoi cassetti qualcosa di speciale.

“Ora che ho tempo” è il suo nuovo singolo. Qualche anno fa, attraversando un momento difficile di separazione dagli affetti, ha scritto questa canzone, riflettendo sul tempo e sulla mancanza. Mancanza affettiva. Paradossalmente, quando abbiamo tempo – tempo che forse abbiamo desiderato – significa che ciò che in precedenza lo occupava, per qualche ragione, non c’è più.

Un testo immediato e di riflessione quello del cantautore Pablo Perissinotto, che ha incontrato la chitarra e le note melodiche del musicista Giovanni Buoro, a conferma della loro consolidata collaborazione, nel tempo.

Ci raccontano così:

“Il testo di “Ora che ho tempo” l’ho scritto qualche anno fa, subito dopo essermi separato dalla prima moglie.
Ero andato a vivere da solo in un mini appartamento;vedevo mio figlio solo nei weekend.
Le parole si sono posate su un figlio in un momento di sconforto e solitudine, pensando al capovolgimento della mia esistenza e al rapporto con il tempo:
Prima percepito come un bene prezioso, nella frenesia della vita coniugale e famigliare.
Per diventare poi un mostro da sconfiggere, nella dispersione della solitudine.

Qualche anno dopo le parole hanno incontrato le melodie create dal mio chitarrista Giovanni Buoro ed è nata la canzone.

Il video lo abbiamo girato in questi giorni perché nelle restrizioni della quarantena e nelle privazioni della libertà personale, tutti abbiamo un po’ cambiato il nostro rapporto con il tempo.”

https://www.facebook.com/pablo.perissinotto

https://www.facebook.com/giovanni.buoro

di Giovanna Manzato